Tutti riconoscono allo sport un valore enorme nel miglioramento funzionale, nel potenziamento delle capacità di resistenza, sia allo sforzo fisico sia a quello psichico, e non è difficile, quindi, comprendere come possa essere fonte di benessere anche per il disabile.
Lo sport forgia il carattere, aumenta l’autostima, educa e aiuta lo sviluppo della persona nel suo complesso (strutturale, psicologico, sociale, emotivo, intellettuale). Inoltre la pratica sportiva permette e facilita la costruzione di relazioni continue e stimolanti che consentono di esprimere il meglio di sé.La bicicletta richiede l’utilizzo di abilità motorie e cognitive individuali ma presuppone contemporaneamente l’acquisizione delle più elementari competenze sociali.
Se, per un soggetto che non ha problemi di disabilità, acquisire le competenze sociali di base è una cosa normale già nei primi anni di vita, per il disabile la vita di relazione continua, spesso, ad essere una difficoltà costante.
Si cerca quindi, attraverso la pratica di un’attività altamente piacevole, di fornire le competenze minime per rapportarsi in maniera più adeguata con il mondo che lo circonda e di dargli l’occasione per vivere esperienze in un normale contesto sociale.
La bicicletta diventa un ottimo veicolo di relazione fra soggetto disabile e no, può abbattere il suo isolamento sociale, migliorandone nettamente la qualità di vita.